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La campagna search è la più nota, la più comune è la più utilizzata globalmente: come suggerisce la parola inglese (ricerca), questa tipologia si collega ai termini di ricerca degli utenti, andando dunque ad intercettare un intenzione di acquisto e mostrando un annuncio – pubblicitario – testuale al di sopra dei risultati organici.

La campagna search è una tipologia applicabile a tutti i business, B2B e B2C, e proprio questa versatilità è uno dei motivi per cui è la usatissima. 

Shopping | Google Ads

La campagna shopping siede al secondo posto di questa classifica. Le shopping sono campagne di puro prodotto, che si caratterizzano perché l’utente trova già tutte le informazioni nei risultati di ricerca: foto del prodotto, titolo, prezzo, venditore; tutto

Ovviamente, essendo tutto incentrato sul prodotto, le componenti governanti sono due: fortissima intenzione d’acquisto da un lato e prezzo competitivo dall’altro. Questa tipologia di campagna viene utilizzata solo se si ha un e-commerce, quindi con la vendita online. Al 90% parliamo di B2C ma in alcuni casi non è escluso anche l’impiego nel mondo B2B. Approfondiremo questo aspetto in un altro articolo

Display | Google Ads

Non mi dilunghero troppo in questo paragrafo perché ne ho già parlato in un precedente articolo, dove ho spiegato nel dettaglio la differenza tra Google Ads e Google Adsense (potete recuperarlo qui). 

Ad ogni modo, le campagne display consistono nel piazzare annunci visivi, prettamente banner pubblicitari, all’interno di siti web o applicazioni mobile che aderiscono al programma pubblicitario. Con le campagne display è possibile attuare una strategia di remarketing se si parla a un pubblico già ingaggiato, oppure di “acquisizione” se il target a cui è destinato l’annuncio è, come si suol dire nel gergo del marketing, freddo. 

Video | Google Ads

I video sono il futuro. Segnatelo, l’ho scritto nel 2022 ma sono sicuro che tra 5 anni questa frase sarà obsoleta. Mai come oggi, l’utente finale è bombardato di informazioni: tutti siamo bombardati. E proprio per questo, guardiamo le cose in modo disinteressato perché abbiamo troppo da vedere. 

Qual è la soluzione per catturare un occhio pigro? Un contenuto dinamico, che si differenzia dalla massa. Ecco perché le campagne video sono efficaci. 

Attenzione però: stiamo parlando di un contenuto che si posizione come interruzione pubblicitaria all’interno della nota piattaforma YouTube, quindi un video che va a disturbare l’utente mentre si fa i cavoli suoi

Intenzione d’acquisto < 0

A meno che non abbiate culo. Ma qui parliamo di statistiche attendibili. 

Discovery | Google Ads

Non entrerò troppo nel dettaglio di questa modalità. È l’ultima arrivata in casa Google, e dopo tanta sperimentazione è uscita dalla fase beta per entrare nella rosa ufficiale delle tipologie. 

La campagna Discovery ha uno scopo chiaro, come suggerito dal nome: aumentare l’esposizione di ciò che si vuole promuovere. Vendere dunque non è lo scopo principale, qui si punta a raggiungere il numero maggiore possibile di persone. 

CONCLUSIONE

Sì chiude qui il nostro primo viaggio introduttivo alla scoperta delle tipologie di campagne Google Ads. In altri articoli entrerò maggiormente nel dettaglio perché sono veramente tante, ma tante le cose che si possono dire. 

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