Oggi voglio parlarvi dell’ultimo libro di Cristina Penco: “Anna Bolena, potere e seduzione”. L’autrice è già nota come giornalista di costume e società, esperta di famiglie reali, attualità e spettacolo, e il suo pubblico è principalmente un pubblico femminile. E proprio una donna che ha fatto storia è la protagonista del suo ultimo lavoro, una figura attorno alla quale aleggiano alcuni misteri, un personaggio controverso e affascinante, la seconda moglie di Enrico VIII Re d’Inghilterra. Un libro che parla sì di storia, ma anche di sociologia, psicologia, di uomini e di donne, delle loro debolezze, della loro umanità e disumanità; un ritratto di una società cinquecentesca tra scandalosi vizi ed encomiabili virtù. Insomma, una lettura non noiosa, mai banale, altresì avvincente e stimolante.
Anna Bolena: storia
Il libro, edito Diarkos, si propone di analizzare la figura di Anna Bolena, coniugando studi più vecchi e studi più recenti. Una panoramica completa di una complessa vicenda storica che vede al potere un re “fuori controllo”. Violento, dispotico, accentratore: Enrico VIII si è reso protagonista di quella che è passata alla storia come “la Grande Questione” (the Great Matter). Così venne rinominato il suo desiderio di divorziare da Caterina d’Aragona, per sposare una donna più giovane e di fede non cattolica, la Bolena appunto. Questa questione ha interessato non solo l’Inghilterra e lo Stato Pontificio, a cui si era rivolto per annullare il primo matrimonio, ma anche le altre grandi potenze (Francia, Spagna, Impero Asburgico), che dovevano scegliere da che parte stare. E si sa che gli equilibri politici dipendono spesso dalle alleanze che si stipulano.
La Grande questione si è risolta con lo Scisma Anglicano, la cui responsabile quindi agli occhi di molti è stata la nostra protagonista. Odiata e chiacchierata sin dagli esordi a corte come dama di compagnia di Caterina, e forse rivalutata dopo la sua triste fine, che stiamo per scoprire.
Anna Bolena: Donna…
Anna viene descritta dai più come una donna “intelligente, libertina, ambiziosa, orgogliosa e scandalosa”. Passò da essere amante a regina consorte: seduzione, cultura e conoscenza sembrerebbero le sue armi vincenti, con anche la capacità di districarsi tra intrighi, complotti e lotte per il potere. Ma è stata una fredda calcolatrice o una pedina, una vittima, una innocente nelle grinfie di un manipolatore e narcisista patologico?
…e Regina
La sua vita non fu facile, la passione di cui il re l’aveva ricoperta nei primi anni si spense presto, e cominciò ad essere perseguitata dai poteri forti senza che godesse più della protezione del marito. Che anzi voleva “sbarazzarsene”, perché non era in grado di dargli un erede maschio. Prima le nozze segrete contro la volontà della Chiesa e dei sudditi, e dei consiglieri, mentre ancora era in vita la prima moglie del re, e poi l’epilogo tragico: umiliata, accusata di stregoneria e decapitata per volere dello stesso uomo che le aveva concesso un enorme prestigio.
Secondo la mia opinione, l’ago della bilancia non pende né da un lato né dall’altro: Anna è stata sia vittima che carnefice, una donna voluttuosa che si è prodigata per i più poveri e che proprio per questo era diventata scomoda in una logica di giochi di potere. Che però aveva fatto di tutto per rendere la vita difficile a Maria, la figlia che la Trastámara aveva dato ad Enrico. Ha passato gli ultimi anni della sua vita a doversi difendere da accuse di infedeltà; sola, esiliata, rimpiazzata da una nuova dama. Una storia già vista; ma lei stavolta giocava un altro ruolo, come vittima di un destino boomerang.
Il destino di Anna
Eppure, fino alla fine, ha mostrato la sua dignità, la sua fierezza di donna, la sua personalità che l’aveva resa così speciale agli occhi di Enrico, come se fosse investita da una forza sovrannaturale che la faceva essere superiore, ostinata, di un altro mondo. Di un altro mondo, perché forse apparteneva già a un’epoca più moderna, femminista ante litteram. Una donna che non è passata inosservata, dal momento in cui ha messo piede a corte, e che non può non essere analizzata oggi, dopo alcuni secoli. L’autrice fa una doverosa rilettura di questo personaggio, alla luce delle odierne conoscenze psicologiche e mediche, che analizzano anche le sue gravidanze e i suoi aborti.
Un libro che appassiona, perché il tema è assolutamente moderno, e che fa riflettere: è uno spaccato di storia ma anche una storia d’amore, quella che oggi definiremmo tossica, un rapporto di dipendenza che si è concluso nel peggiore dei modi, all’epoca legale, e che oggi è una piaga della società: il femminicidio.
Se questo argomento vi ha interessato, vi segnalo gli altri libri di Cristina Penco, sempre di Diarkos Editore:
- Meghan Markle. Una Duchessa ribelle. (2019)
- La saga dei Windsor. Tutta la storia della grande dinastia di Elisabetta II. (2020)
- I Windsor. La dinastia di Elisabetta II. (2022) https://www.ibs.it/windsor-dinastia-di-elisabetta-ii-libro-cristina-penco/e/9788836162086
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