Seta di Alessandro Baricco racconta la vita di un uomo, Hervé Joncour. Egli è negoziante francese di bachi da seta e, per colpa di un’epidemia che ha colpito i bachi di tutti i paesi europei e africani, è costretto a recarsi in Giappone per comprarne le uova. In questo paese scoprirà un volto nuovo del mondo. Una civiltà e un sentimento nuovo, sensazioni che lo cambieranno per sempre.
UNA DELICATEZZA MAI VISTA
La cosa che più mi è piaciuta di questo romanzo è sicuramente la delicatezza con cui viene narrato ed espresso ogni singolo sentimento. Il protagonista trova nel Giappone una terra nuova, diversa da tutti i luoghi fino ad ora esplorati. Una caratteristica lo colpisce particolarmente: la calma.
Ed è proprio un senso di calma e di quiete ad accompagnare ed avvolgere il lettore lungo tutta la vicenda. Pagina dopo pagina, si ha l’impressione di volteggiare nell’aria come una foglia con la sensazione che, una volta caduti, nessuno si accorgerà di nulla. Questa è la sensazione che ha regnato in me durante la lettura di Seta. Lo stile utilizzato da Baricco in questo romanzo è molto particolare. Precisamente sono stato colpito dalle innumerevoli ripetizioni di parole e frasi: non sono errori dovuti alla svista di un principiante, bensì ripetizioni volute e studiate per sottolineare uno o più concetti al lettore. La cosa che colpisce maggiormente è che queste ripetizioni non danno alcun fastidio. Credetemi, da scrittore posso assicurarvi che per riuscire a fare questo è necessario essere veramente grandi.
UN DIFETTO?
C’è una sola nota dolente, che mi porta a considerare questo romanzo inferiore all’altra opera di Baricco che ho recensito, “Novecento“: il finale.
Ora starete pensando: ecco, è in arrivo uno spoiler! State calmi, con questo non dico né che ci sarà un bel finale, né che ci sarà un brutto finale. Infatti a lasciarmi l’amaro in bocca non è stato il contenuto del finale, ma il modo in cui è stato scritto! Personalmente mi è parso che l’autore avesse un po troppa “fretta” di chiudere, togliendo un po di quella magia che si era venuta a creare.
In conclusione, Seta di Alessandro Baricco resta comunque un capolavoro. Lo consiglio a chiunque non l’abbia mai letto!