Definiamo il littering come quella cattiva abitudine di gettare cartacce e mozziconi a terra e non negli appositi cestini dei rifiuti. È dunque littering ogni forma di micro-inquinamento compiuta ogni qual volta una persona getta quella cartaccia a terra, contribuendo al processo di inquinamento globale.

I livelli di inquinamento stanno raggiungendo soglie sempre più elevate e già da tempo gli enti predisposti alla salvaguardia del pianeta dichiarano lo stato di allerta! Nonostante questo, i fiumi continuano ad essere sempre più inquinati, i mari si riempiono di spazzatura e plastica con conseguenze catastrofiche per l’intero pianeta (e per noi stessi!)

Intorno il 2017, tre studenti dell’università di design di Taiwan avevano presentato il loro progetto di comunicazione per mostrare al mondo il grado di inquinamento delle acque.

La proposta di Grimaud.

Un’alta bella campagna di comunicazione giunge dalla Francia. La cittadina di Grimaud nel 2018 ha partecipato al processo di sensibilizzazione con un’iniziativa tanto semplice quanto splendida. Per incoraggiare cittadini e turisti a non compiere atti di littering, sono state applicate delle targhe vicino le grate dei tombini, tutte le targhe riportano la medesima scritta:

Ne rien jeter, ne rien vider. La mer commence ici.

Tradotto:

Non gettare nulla. Non svuotare nulla. Il mare comincia qui.

Campagna anti- littering sui tombini di Grimaud

Tombini, non grossi posacenere!

Una frase d’impatto che suona come una poesia. Le targhette della cittadina francese sono diventate subito famose grazie alle condivisioni sul web. Non sappiamo se questo messaggio sia stato capace di modificare gli atteggiamenti interni alla cittadina francese, quello che sappiamo è che in Italia siamo ancora lontani da questo senso di civiltà. I tombini si trasformano sempre più frequentemente in grossi posacenere e come pattumiere per ogni sorta di rifiuto.

Testimonianza d’artista.

Durante i suoi viaggi, il fotografo Giacomo Rampagni ha raccolto numerose testimonianze di questi scempi ambientali. L’idea dell’artista è quella sia di provocare il suo pubblico sia di denunciare l’abbandono degli oggetti e dei rifiuti.

Esempio di littering aggressivo in una foto di Giacomo Rampagni; Roma.

Gli oggetti abbandonati raccontano una storia. Sono legati a qualcuno. Ma a chi? Perché sono stati abbandonati? La fantasia vola veloce se fotografiamo le stelle, ma molte storie sono proprio sotto i nostri piedi.

Oggetti abbandonati come cani in autostrada. Una duplice sofferenza sia per l’incuria nei riguardi di ciò che ci appartiene, sia verso il nostro stesso pianeta.

Altro esempio di littering; foto di Giacomo Rampagni.

Il pianeta chiede aiuto. La prossima volta che vedete qualcuno macchiarsi di littering e abbandonare i propri rifiuti in un tombino ricordategli:

Non gettare nulla, non svuotare nulla: il mare comincia qui!