Perché gli italiani amano leggere in bagno? Nei bagni degli italiani è possibile trovare vere e proprie librerie o scaffali colmi di materiale letterario. Gli italiani considerano il bagno un luogo sacro, intimo, riservato.
Questi dati sono confermati da una ricerca condotta da ilLibraio.it in cui, oltre il 54% degli italiani indica il bagno come luogo preferito per la lettura. Ma perché gli italiani amano leggere in bagno?
Perché gli italiani amano leggere in bagno | una chiave di lettura
Una possibile chiave di lettura di questa tendenza può essere riscontrata analizzando la questione con l’ausilio dei latini. Cominciamo da quello che viene chiamato otium latinorum ovvero l’ozio dei latini.
In cosa consisteva questo otium secondo gli antichi?
Proviamo a immaginare un’epoca dove svegliarsi la mattina era già un miracolo. Guerre; invasioni; barbari; senatori assassinati; guerre al dio del mare; schiavi; tornei al Colosseo: tutto molto bello sui libri di storia, ma da vivere doveva essere abbastanza straziante.
Per questo motivo i latini consideravano la lettura un privilegio. Tra un massacro e l’altro, dedicarsi allo studio era considerato un privilegio ed è quindi definito dai latini come otium latinorum.
Tenete bene in mente questa prima parte per capire perché (forse) gli italiani amano leggere in bagno.
La seconda chiave di lettura è da riscontrare nella parola cesso. Per molte persone “cesso” è considerato un termine volgare o poco consono alle buone maniere, ma in realtà questo ha una derivazione latina ben precisa.
Secondo il dizionario della lingua latina, infatti, il verbo cesso-as può essere tradotto come cessare/terminare, ma una seconda traduzione può considerare lo stesso verbo come la traduzione di perdere tempo, stare in ozio.
Quale miglior luogo del bagno per potersi dedicare all’otium latinorum? Senza rendercene conto utilizziamo il termine in maniera anche abbastanza corretta.
Infatti, siamo soliti dire “vado un attimo al bagno” per indicare l’utilizzo dei sanitari in modo etico e professionale senza prevedere alcuna perdita di tempo nell’azione.
Quando invece vediamo qualcuno recarsi ai sanitari, armato di giornale, siamo più soliti pensare/utilizzare espressioni come “è al cesso/ è andato al cesso”.
Questa chiave di lettura potrebbe spiegare perché gli italiani amano leggere in bagno. Un luogo intimo dove l’incontro dell’ozio abbraccia l’amore per la lettura.
Dove anche noi, oggi, tra pandemia, crisi di governo, assalti ai diritti civili e disoccupazione ai massimi storici non ce la possiamo proprio bene (meglio dei romani, certo) ma magari, anche noi di tanto in tanto abbiamo bisogno di cessare le attività quotidiane, prendere un bel libro e perder tempo/stare in ozio insieme a quei libri che i romani consideravano (con piacevole accezione) otium latinorum.