Faccio una premessa: non so se è solamente una mia impressione, ma al giorno d’oggi trovare nuove applicazioni/giochi sull’app store è dannatamente complicato. Nonostante il catalogo sia obbiettivamente vastissimo, agli occhi saltano sempre le solite app. Ad ogni modo, scavando a fondo mi sono imbattutto in Beatstar, un gioco rientrante nella categoria “musica” e dannatamente divertente. Ve ne parlerò in questo articolo!

BEATSTAR | INTRODUZIONE

Partiamo con un’importante precisazione: tutte le musiche presenti in Beatstar sono licenziate e dunque originali. Dunque, cosa veramente importante, niente cinesate o remake dal suono inascoltabile ma solo centinaia di brani che hanno fatto la storia della musica, mischiati ovviamente a nuove hit del XXI secolo e generi moderni.

Lo scopo di Beatstar è suonare le canzoni, e il modello di gameplay è quello del buon vecchio Guitar Hero. La differenza sta nel “tap” delle dita che va a sostituire il Joystick o, nel caso dei più attrezzati, la vera e propria chitarra. Posso assicurare in ogni caso che la godibilità del gioco non va a perdersi, anzi!

BEATSTAR | LE DIFFICOLTÀ

Le canzoni su Beastar si dividono in 3 tipi:

  • Facile
  • Difficile
  • Estremo

A differenza di altri giochi simili, le canzoni non possono essere provati su ogni modalità ma sono proprio le canzoni stesse a definire la modalità di gioco. Ecco dunque che “Clocks” dei Coldplay si presenta come una canzone facile, “Sweet home Alabama” dei Lynyrd Skynyrd come una difficile e “Du Hast” dei Rammstein come una canzone estrema.

Per arrivare al punteggio “perfetto” la chiave non sta solo nel colpire tutte le note a tempo ma anche nella previsione con cui le stesse vengono colpite. Esiste infatti il tap “perfetto” ma anche il “perfetto+”, che è il vero colpo perfetto per raggiungere il punteggio pieno. Arrivare al massimo punteggio delle varie canzoni su Beatstar non è per niente facile, ma con tanta pratica non è nemmeno impossibile!

BEATSTAR | LE MODALITÀ

Le modalità di gioco sono essenzialmente tre:

  • Partita semplice
  • Competizione
  • Canzone del giorno

Nella partita semplice semplicemente si sceglie una canzone tra quelle sbloccate e si cerca di migliorare il proprio punteggio personale. Niente di straordinario, ma divertente nella sua semplicità. Qui, tuttavia, si nasconde forse il vero neo di Beatstar: dopo un tot di canzoni completate si ottengono dei “cofanetti” da sbloccare e contenenti pezzi di canzoni nuove. Aprendo i cofanetti si completa nel tempo la ricerca di questi nuovi brani e, appunto, l’intera collezione Beatstar (che è sempre in aggiornamento). Voi mi direte: dove sta il problema? Ebbene, per sbloccare i cofanetti ci vogliono ore, e se ne può sbloccare solo uno alla volta; mentre i cofanetti occupano gli slot disponibili, non è possibile suonare nuove canzoni, a meno che si utilizzino diamanti – rari da avere a meno che non si paghi – o si guardi un video.

Ma anche qui, volendo essere precisi, va detto che per riempire tutti gli slot ci vuole suonare un bel po’ di canzoni, e le modalità aggiuntive permettono di passare il tempo in attesa di sbloccare i cofanetti. Poi chiaro, se si vuole giocarci per ore di fila senza pagare o sprecare diamanti… questo è impossibile.

La modalità competizione di Beatstar è legata alle tematizzazioni che gli sviluppatori del gioco propongono stagionalmente: Le competizioni consistono in 20 minuti di gioco in cui si sceglie una canzone tra due proposte e si ha due tentativi per stampare un punteggio di valore con cui competere contro gli altri “musicisti”. Dopo 20 minuti, i punteggi più alti ottengono dei gettoni da utilizzare per far girare una ruota e ottenere premi speciali (tra cui lo sblocco diretto di nuove canzoni). Anche qui, per chi è agli inizi, c’è un problema: sarà davvero difficile partecipare alle competizioni, in quanto bisogna essere in possesso delle canzoni proposte dal gioco … in alternativa, sarà necessario pagare per sbloccarle e si torna dunque al problema di base.

La canzone del giorno, infine, è un’offerta giornaliera di Beatstar che pesca dalle canzoni in possesso del giocatore. Quest’ultima garantisce almeno due “suonate” giornaliere dove il guadagno di punti per completare il pass stagionale è inoltre raddoppiato.

BEATSTAR | CONCLUSIONI

In conclusione penso che Beatstar sia un gioco unico nel suo genere. Settore, quello del gaming musicale, che nel campo mobile è spesso tempestato di app terribili, piene di canzoni modificate o sconosciute. La componente di monetizzazione interna al gioco è un forte malus per il divertimento e per chi vuole “platinare” il gioco in fretta; per un’esperienza di gioco a spot, invece, resta una delle migliori app da installare su Ios per quello che è il mio giudizio personale!

Link per il download di Beatstar —> App store