Non so se sia la fine dell’estate, l’arrivo puntuale dei primi freddi e l’esordio della copertina sul divano dopo cena, ma in questo periodo mi è esplosa una voglia selvaggia di leggere mattoni. Così ho preso la macchina, ho sgasato fino alla prima Feltrinelli aperta e mi sono comprato Mondo senza fine di Ken Follet. 1360 pagine, quasi mezzo milione di parole; un libro che, come lo stesso autore cita nell’introduzione, ha richiesto circa tre anni per essere completato.

Non avevo mai letto un libro dello scrittore inglese prima di questo, ma sapevo che prima o poi dovevo tuffarmici e non sono rimasto per niente deluso. Anzi, è stata una piacevolissima conferma. Non si può dire scoperta, perché non è certo un autore sconosciuto!

MONDO SENZA FINE – SINOSSI

Ma torniamo al libro. Mondo senza fine, scritto da Ken Follet e pubblicato nel 2007, è ambientato nel 1300 a Kingsbridge, in Inghilterra. L’opera si presenta come un autentico romanzo di formazione che coinvolge 4 protagonisti, accomunati da un segreto che promettono di non rivelare per salvaguardare le proprie vite. Il racconto si apre “In medias res” per presentare questi personaggi, allora piccoli (7-10 anni circa), mentre vengono a conoscenza del segreto e fanno questa promessa, per poi fare un salto temporale di 10 anni nel futuro. Da qui si sviluppa un intreccio di vite che ci porta a conoscere la vita del 1300, sullo sfondo di una contea governata da uomini di chiesa e da giochi di potere.

L’EVOLUZIONE SCIENTIFICA AL CENTRO

Il giovane Merthin è sicuramente il più affascinante dei quattro protagonisti, e non certo per doti fisiche. Lavorando come apprendista costruttore, diventa presto autonomo e si dimostra una mente rivoluzionaria nel campo dell’architettura. Al suo fianco, l’innamorata Caris si ribella alle logiche sociali del tempo e desidera diventare un medico – uno vero – sfidando i dogmi della chiesa e le pratiche mediche retrograde che vedevano nel salasso e nella preghiera le soluzioni più all’avanguardia.

Questi due protagonisti, oltre a farmi vivere una storia d’amore stupenda – seppur tormentata – mi hanno permesso di imparare un sacco di cose sul mondo della costruzione e della medicina. L’evoluzione dunque, in tutti i campi, è al centro del romanzo, in quanto la generazione dei giovani è il moto propulsore per dare soluzioni a un paese in evidente crisi commerciale, a causa delle politiche conservatrici della chiesa.

LA GUERRA E LA PESTE

Sono gli altri macro-argomenti che si contrappongono a quanto detto sopra. Chi non aspirava a una vita da chiesa o da commerciante, poteva diventare un uomo di guerra e così ha fatto Ralph, il terzo dei protagonisti accennati sopra. Ralph sogna di diventare Cavaliere e si arruola alla coorte del Re, diventando scudiero e combattendo poi nella guerra contro la Francia.

La peste invece, come abbiamo imparato da altre opere famose come I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, ha compiuto un autentica stage nella popolazione europea a metà tra 1300 e 1400. Proprio nel mezzo dell’opera infatti, la peste colpisce Kingsbridge e decima la popolazione, sconvolgendo gli equilibri e mescolando le carte di una narrazione già di per se solidissima. In Mondo senza fine, Ken Follet gioca in modo magistrale con un elemento storico impossibile da trascurare, facendolo diventare un evento a suo favore. FENOMENO

MONDO SENZA FINE È UN CAPOLAVORO

Accetto la soggettività di alcuni lettori, che online hanno definito questo libro noioso o che semplicemente non l’hanno apprezzato, ma non posso concordare. Mondo senza fine di Ken Follet è un CAPOLAVORO, è un autentico viaggio che non conosce particolari climax perché non va letto con questa aspettativa. Non è un thriller che ti carica di aspettativa in attesa del grande finale, dove un susseguirsi di colpi di scena ti porteranno a scoprire il colpevole, rovesciando ogni aspettativa; è un viaggio ad occhi chiusi nel 1300, una cavalcata lungo i sentieri di un vecchia Inghilterra, Cristiana e un po’ ignorante, ma dannatamente affascinante.

Di solito non mi dilungo troppo nelle recensioni, ma questa volta ne valeva la pena. E credetemi, ho tralasciato tante cose come gli intrighi interni al priorato di Kingsbridge e lo scontro tra frati e suore per la lotta al potere. Se raccontassi tutto, che gusto ci sarebbe? Questo libro va letto, senza sé e senza ma. Vi consiglio di aggiungerlo subito alla vostra TBR. Poi mi ringrazierete 🙂

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