La scorsa settimana mi sono recato a Genova per una trasferta lavorativa. Un viaggio molto rapido, non a caso come recita il titolo è stato proprio “un giorno a Genova”. Tuttavia non ero mai stato in Liguria, e sono stato felice di toccare per la prima volta questa regione e sbirciare – seppure velocemente – un altro pezzo d’Italia.
L’ARRIVO
Sono arrivato a Genova di lunedì sera, intorno alle 19. Nel tragitto che mi ha portato in pieno centro all’Hotel Balbi, dove alloggiavo, ho avuto modo anche di scorgere il nuovo Ponte Morandi, ricostruito dopo la nota disgrazia del 2018. Fortunatamente non ho dovuto percorrerlo – non per timore che crollasse, figuriamoci – ma per l’infinita coda che lo animava. Questo mi ha fatto rendere conto di quanto sia centrale per la viabilità genovese.
Ad ogni modo, poggiati i bagagli era tempo di cenare e insieme ai miei colleghi ho scelto il ristorante “Gaia, Vini e Cucina”. Un buchetto piccolino ma grazioso, dove ho mangiato una focaccia genovese superba – degna del suo nome – e ottimi piatti locali di qualità. Consigliatissimo. La cena è andata per le lunghe, quando abbiamo finito erano già le 11 e non restava molto, però eravamo curiosi di esplorare i dintorini e raggiungere il belvedere suggerito dalla reception dell’Hotel.
IL BELVEDERE
Dopo numerosi gradini, salite impervie e maree di motorini – Genova è l’opposto di Padova in questo – abbiamo raggiunto il punto panoramico e devo dire che ne è valsa veramente la pena!
Tutto molto bello, ma eravamo pur sempre in una trasferta di lavoro, perciò siamo tornati di corsa in hotel e tutti a nanna.
UN GIORNO A GENOVA
Il giorno successivo era chiaramente dedicato al motivo della trasferta; visita al cliente – che non rivelerò per motivi di privacy – che ha preso il 90% della giornata. Questo non ci ha impedito però di fare due passi per il centro di Genova, seppur la giornata fosse influenzata da un vento molto forte e fastidioso.
Superando eleganti edifici e dopo una colazione corposa condita da caffé doppio, è ufficilmente iniziato il meeting a cui abbiamo dedicato l’intera giornata – con risultati, devo dire, molto positivi.
IN CONCLUSIONE
Devo dire che, per quel poco che ho visto, Genova mi è piaciuta molto. Penso che il motivo sia che è molto simile alla mia città natale, Trieste. Un po’ ventosa, c’è il mare e il porto ed è piena di discese e salite, con quest’ultime che culminano in un bellissimo panorama da cui si può osservare il mare.
Resto del parare che Trieste sia pià bella, ma ragiono anche da patriottico quindi il mio parere è troppo superpartes! Sicuramente ci tornerò – per forza di cose, per lavoro – ma non escludo di pianificare una gita personale per vederla meglio e più a fondo, partendo dal tanto celebre acquario!