Si sente spesso parlare di calo del desiderio sessuale in una coppia. Questo viene spacciato – pure dagli stessi psicologi, come fisiologico, una tappa scontata nel “progresso” di una relazione.
Non sono d’accordo: in questo articolo, per sostenere la mia tesi, analizzerò il tema della convivenza. Lo faccio perché è la situazione che viene toccata maggiormente da tale argomento. Tuttavia, va precisato che il calo del desiderio sessuale può avvenire anche in coppie che NON hanno compiuto passi importanti (convivenza, matrimonio). Preciso che tutte le considerazioni a seguire non hanno alcun valore clinico, ma sono frutto di opinioni personali e opinabili.
LA CONVIVENZA È UN IMPEGNO
C’è poco da fare, una relazione non è solo prosciutto negli occhi e profumo di rose nell’aria. Quando si inizia una convivenza, si passa dal vedersi qualche sera durante la settimana a viversi H24. È una situazione particolare, si passa dal vedere il proprio partner sempre tirato e profumato a viverlo in pigiama. Oppure ammalato, per giorni interi, o stressato a causa di problemi sul lavoro. Non esiste più il “mi ha fatto arrabbiare, per un paio di giorni non gli rispondo al telefono”. Si vive sotto lo stesso tetto, le controversie vanno chiarite subito o a stretto giro. Quindi lo ripeto: la convivenza è un impegno. Cosa c’entra il sesso con tutto questo preambolo? Il sesso è lo specchio della relazione.
Quando vi alzate al mattino, entrate in bagno e vi date una sistemata guardando il vostro viso riflesso. Senza quel riflesso, sareste persi. Ecco, le convivenze funzionano così: senza il sesso, si perdono. Non è una questione d’apparenza, bensì di appartenenza. Ma essendo il sesso una naturale conseguenza dell’armonia, bisogna lavorare per far funzionare quotidianamente “la macchina”.
NON CALA IL DESIDERIO, MA L’AMORE
Con questo voglio dire che, nella mia personalissima opinione, quando il sesso cala è perché la relazione si è guastata. Non saprei dire dove o quando è cominciato, ma è successo. Si comincia eliminando le sorprese al partner, quelle che lo facevano impazzire e saltellare dalla gioia; oppure si dimentica di dire grazie anche per le cose più semplici, come una cena preparata con cura e dedizione. Si pensa troppo e si dice/dimostra poco, pensando che il partner colga il nostro amore telepaticamente. In poche parole, si dà tutto per scontato. La relazione passa dunque da un forte amore a una squallida amicizia, e spesso si è troppo pigri per ammettere che il disastro è stato fatto e non si può tornare indietro. O meglio, certe volte si può, ma arrivati a un certo punto bisogna pure porsi un paio di domande.
Io non ho la verità in tasca, ma una cosa la so per certo: il fisiologico calo del desiderio sessuale è una cazzata. So anche che non darò mai per scontata la donna che amo. Ogni giorno, in mille modi diversi, troverò il modo di dirle che l’amo. Questo articolo – lo leggerà – è uno dei tanti modi. In fondo, amore e sesso sono come mozzarella e pomodoro: da soli si lasciano mangiare, ma insieme ti mangiano gli occhi.