Perché si dice “mettere all’asta”?

Questo termine è frequente nelle nostre conversazioni. Quando non sappiamo il reale prezzo di un oggetto, o quando questo è ambito da molte persone, ecco che quell’oggetto viene “messo all’asta”.

La pratica di un’asta consiste in continui rialzi di prezzo da parte di acquirenti differenti che sono disposti a spingersi oltre una cifra offerta pur di accaparrarsi l’oggetto in vendita.

Normalmente, le aste sono regolamentate da un banditore. Il banditore ha il compito di far alzare continuamente il prezzo ai suoi acquirenti. Si può partire da una cifra già considerevole o da una cifra simbolica. In alcuni casi, sembra che l’oggetto messo all’asta sia un oggetto veramente di troppo per il proprietario che intende sbarazzarsene. Vengono messi all’asta oggetti di ogni tipo: macchine, ville, cimeli, capi d’abbigliamento. Tutto può essere venduto in questo modo. Ma perché si dice “mettere all’asta”?

Perché si dice mettere all’asta | storia

Il termine ha origini antiche. Per poter risalire a queste origini e scoprire perché si dice mettere all’asta dobbiamo fare visita ai nostri avi più famosi: gli antichi romani.

La vita dei romani era tutt’altro che semplice. Certo, non mancavano banchetti, baccanali, terme e grandi divertimenti, ma accanto a tutto ciò c’erano anche le continue e costanti guerre. Il salario di un legionario romano, oltretutto, era più misero di quanto si possa immaginare.

Per arrotondare, il legionario romano tornato vittorioso da una battaglia portava con sé il famigerato bottino di guerra. Il bottino di guerra consisteva in oggetti sottratti ai nemici caduti o ai villaggi razziati. Ma quel bottino, per quanto ricco, non poteva di certo servire a sfamare la propria famiglia. Ed è qui che comprendiamo perché si dice mettere all’asta.

Il perché nell’outfit del legionario

Un legionario romano, quando andava in guerra, aveva con sé un’armatura, un mantello, un gladio e un’asta. Tornata dalla battaglia col suo ricco bottino di guerra, il legionario si accampava ai bordi della strada per vendere il maltolto. Per comunicare a tutti i passanti che il suo mercato era pronto e disponibile, il legionario stendeva a terra tutti gli oggetti che intendesse vendere e conficcava la sua asta (pilum) davanti o accanto a essi. Qui una raffigurazione di un legionario romano (foto di romanoimpero.com)

Perché si dice mettere all'asta?

Quel simbolo, l’asta, comunicava questa idea: chiunque può passare e fare una libera offerta per gli oggetti in esposizione. In questo modo, i passanti potevano ottenere oggetti più o meno di valore a prezzi vantaggiosi, e il legionario romano poteva tornare a casa con un gruzzolo in più nelle proprie tasche.

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