Tradizionalmente la frase è considerata come il livello di analisi più alto. Della frase si esaminano i componenti; di questi si studiano i reciproci rapporti. Mi sono già occupato della frase semplice e della frase complessa. Se oggi vi parlerò di competenza, nei prossimi articoli cercheremo di determinare che cosa fa di una successione di enunciati un testo, cioè un insieme unitario dotato di un senso compiuto, prenderemo in esame i differenti tipi di testo, cercheremo di mettere a frutto le nozioni apprese nei precedenti articoli per capire come si produce un testo.
LA COMPETENZA IN LINGUISTICA
La linguistica moderna ha definito la competenza del parlante nativo (cioè di un individuo che ha per lingua madre, per esempio, l’italiano) le capacità di:
- riconoscere se una determinata frase appartiene o no alla sua lingua (cioè se una frase è italiana oppure no);
- riconoscere se una frase è grammaticale oppure no (per sempio Mario mangia la mela è una frase grammaticale, a differenza di *Mario mangiano gli mele e *mela la Mario mangia, che sono frasi non grammaticali);
- produrre e interpretare un numero infinito di frasi;
- parafrasare o riassumere una frase, di cambiarla con una frase equivalente, per esempio: la mela è mangiata da Mario.
Tuttavia ci sono dei fatti che non si possono spiegare se si rimane al livello della frase. La nostra attività linguistica consiste non di frasi isolate, ma di insiemi di frasi, le quali sono connesse tra loro per:
- il significato (cioè per il fatto che, nel loro insieme, rappresentano qualcosa);
- determinati aspetti formali;
- le intenzioni comunicative manifestate dal produttore del testo;
- la cooperazione che si instaura tra chi emette e chi riceve il testo. In ogni caso in un discorso anche breve ci sono dei presupposti che non si possono studiare se rimaniamo al livello della frase.
Per descrivere i fenomeni che sono al di là (o per meglio dire al di sopra) della frase è necesario prendere in considerazione un’unità superiore alla frase: il testo.
IL TESTO: DEFINIZIONE
Il testo è l’unità fondamentale della nostra attività linguistica: un’unità che corrisponde ad una determinata intenzione comunicativa e che si distingue dalla frase non tanto quantitativamente quanto piuttosto qualitativamente. Esso nasce da un equilibrio delicato tra un’esigenza di continuità e un’esigenza di progressione (di sviluppo). Il testo è un insieme di frasi, ma può consistere anche di una sola frase, purché essa abbia senso compiuto e rappresenti un messaggio che l’emittente considera completo.
Definizione
Il testo presenta i seguenti caratteri:
- ha un tema coerente;
- ha una funzione comunicativa che si riconosce chiaramente;
- si pone non in uno spazio vuoto, ma all’interno di un’azione comunicativa, vale a dire in rapporto a una determinata situazione e a determinati presupposti.
Rispetto alla competenza grammaticale (vedi sopra) la competenza testuale possiede alcuni elementi in più: riguarda la capacità di ricostruire l’unità di un testo, di parafrasarlo, di riassumerlo, di assegnargli un titolo; di riconoscere se è completo oppure se gli manca qualcosa, di classificarlo. Si tratta di un discorsetto sul tempo? della lezione di un professore? di una nota di spese o di altro ancora? La competenza testuale permette di distinguere, fin dalle prime parole ascoltate o fin dalle prime righe lette, di quale tipo di testo si tratti. Come spiegherò in articoli futuri, è necessario tener conto sia di una grammatica del testo sia di una tipologia del testo.