II testo regolativo espone regole, prescrizioni o istruzioni.

Il testo regolativo, come quello argomentativo, ha il fine di indurre il destinatario a fare qualcosa oppure (nel caso particolare delle istruzioni) a fare qualcosa in un modo piuttosto che in un altro.

C’è tuttavia una differenza tra il testo argomentativo e il testo regolativo: il primo vuole convincere; il secondo vuole che il destinatario riconosca l’autorità dell’emittente, per quanto riguarda l’argomento in questione.

QUALI SONO I TESTI REGOLATIVI

Sono testi regolativi i testi giuridici, i regolamenti che disciplinano la vita di
comunità più o meno complesse (dal regolamento della palestra o del condominio agli statuti di grosse società finanziarie), i manuali che insegnano a svolgere particolari attività (dalla manutenzione della motocicletta al giardinaggio), le istruzioni per l’uso (eli apparecchi, immobili, medicinali ecc.), le ricette di cucina ecc.

ESEMPIO DI TESTO REGOLATIVO

Vediamo, come esempio di testo regolativo. un articolo del Nuovo codice della strada.

Art. 68. Dispositivi di frenatura e di segnalazione acustica e visiva dei velocipedi. I velocipedi devono essere muniti di pneumatici, nonché: a) per la frenatura di un dispositivo indipendente per ciascun asse che agisca in maniera pronta ed efficace sulle rispettive ruote; b) per le segnalazioni acustiche: di un campanello; e) per le segnalazioni visive: anteriormente di luci bianche o gialle, posteriormente di luci rosse e di catadiottri rossi; inoltre, sui pedali devono essere applicati catadiottri gialli ed analoghi dispositivi devono essere applicati sui lati.

Possiamo facilmente individuare alcune caratteristiche comuni a tutti i testi di legge:

  • l’emittente è un’autorità pubblica (in questo caso il Governo, su delega del Parlamento);
  • il destinatario è chiaramente individuabile (chiunque possieda e usi su strade pubbliche una bicicletta); è necessario infatti che in un testo di legge si specifichi senza possibilità di equivoco a chi va applicata la norma;
  • la struttura interna del testo è schematica e finalizzata a favorire la consultazione; infatti vi ritroviamo tra l’altro i seguenti elementi: numero dell’articolo, titolo che ne illustra il contenuto, successione articolata in blocchi facilmente individuabili.

CARATTERISTICHE DEL TESTO REGOLATIVO

Fra le caratteristiche più propriamente linguistiche notiamo il ricorso a un registro formale e impersonale; il largo uso di termini e costrutti propri del linguaggio burocratico (per esempio velocipede per ‘bicicletta’), l’impiego della terza persona (che esclude qualsiasi riferimento personale al singolo destinatario) e di perifrasi contenenti verbi modali (in particolare dovere).

Nelle ricette e nelle istruzioni per l’uso, il testo non è emanato da un’autorità pubblica ma da una persona esperta. Non è necessario che i destinatari siano menzionati nel testo. La struttura appare meno rigida; la chiarezza e la completezza rimangono caratteristiche fondamentali ma non è richiesto il livello di formalità del testo giuridico; spesso il testo scritto è accompagnato da immagini che facilitano la comprensione. L’emittente può rivolgersi direttamente al lettore attraverso l’uso della seconda persona verbale (prendete due etti di burro e fatelo sciogliere in pentola..) o adottare le soluzioni più distaccate costituite dall’infinito (prendere due etti di burro e farlo sciogliere in pentola..) o dalla costruzione impersonale (si prendano due etti di burro e si facciano sciogliere in pentola…); il modo imperativo ricorre, per evidenti ragioni, nei testi regolativi.