Dal giorno dell’uscita, in tanti hanno espresso pareri discordanti riguardo Death Stranding, l’ultimo videogioco ideato da Hideo Kojima. Il perché è presto spiegato: Death Stranding non è un gioco per tutti, è tanto particolare quanto elitario e per questo motivo non incontra le aspettative di chiunque lo acquisti.

death stranding

DINAMICA DI BASE

Durante l’intero gioco impersonerete Sam, intepretato da Norman Reedus (aka Daryl nella serie tv “The Walking Dead”). Lo scopo è ricostruire l’america, frammentata in tante “città” isolate a causa del Death Stranding. Ma cos’è esattamente questo Death Stranding? Personalmente non mi è ben chiaro.

Sembra si tratti di morti viventi, trasformati in ombre in grado di risucchiare gli esseri viventi e di creare successivamente terribili esplosioni. Sam Porter Bridges, il vostro personaggio, è un corriere. Sì, avete capito bene, il gioco inizia effettuando consegne e così continuerà, anche se queste ultime assumeranno un’importanza sempre più grande.

OLTRE LE APPARENZE

Detta così sembra noioso e banale, ma per chi apprezza il genere è un gioco unico e fantastico. Vi ritroverete a compiere viaggi molto lunghi (parliamo di chilometri e chilometri), scalando una montagna con il solo ausilio di scale e corde, talvolta accompagnati da tracce musicali accuratamente selezionate per aiutarvi ad immergervi dell’atmosfera.

La cura per i dettagli della storia e per la caratterizzazione sono accuratissimi. La pioggia che danneggia il carico trasportato, i venti forti e poi il BB, un “bambino mai nato” in grado di aiutarvi a riconoscere le creature invisibili quando sono in zona. Troppo complesso da raccontare e troppo affascinante per essere definito un “simulatore di corrieri”, come detto da molti.

DEATH STRANDING BB

LA COMPONENTE “SOCIAL”

Mentre viaggerete per il vasto mondo di Death Stranding vi potreste imbattere in ponti, corde e scale artificiali, pronte per aiutarvi a superare pendii e strade impervie. Non è merito del gioco, bensì di altri giocatori. Questa è la componente social pensata da Hideo Kojima per non farvi sentire mai soli. Non vedrete gli altri giocatori, ma sappiate che ci sono e sono pronti ad aiutarvi. Voi potrete ringraziare loro, loro potranno ringraziare voi. Più aiuti offrirete lungo le vostre traversate, più “social” e famosi diventerete.

Infine, tra le componenti social vi è anche la possibilità di recuperare il carico smarrito da altri giocatori lungo il viaggio, azione che vi ricompenserà al momento della consegna e cotribuirà ad accrescere la vostra fama.

Death Stranding è un gioco unico, proporzionale a quanto è riduttiva questa recensione. Potrei andare avanti ancora molto a parlare della cura dei dettagli sulla storia, del nemico e della cura paesaggistica, ma mi fermo qui. Compratelo e vi assicuro che non ve ne pentirete.

Il gioco è disponibile per Playstation4 e anche per PC dal 14 luglio 2020

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