Quando parliamo di comunicazione e degli effetti di persuasione derivanti da essa, la prima reazione che riceviamo dai nostri interlocutori (per lo più!) è quella di una brutta espressione imbronciata. La persuasione è idealizzata, troppo spesso, come un concetto subdolo, quasi un potere magico al limite della stregoneria, disprezzato e dal quale difendersi. Ma la persuasione/nudge è davvero tanto brutta?

Da grandi poteri derivano grandi disastri!

Guerre, inganni e azioni fraudolente hanno sempre trovato nella persuasione un ottimo alleato per spingere qualcuno verso obiettivi nocivi o distruttivi. Immaginiamo un leader carismatico che utilizza il suo potere comunicativo per trasmettere un messaggio di odio. Terribile, ma reale. Nei secoli, dittatori e sovrani hanno utilizzato questo potere per spingere le masse le une contro le altre. Questo oscuro utilizzo dell’arte della comunicazione ha portato morte e devastazione. Ma se di ogni cosa esiste la sua controparte, qual è il contro di questa becera forma di persuasione?

Nudge: grandi responsabilità!

La persuasione non deve necessariamente convincerci a muovere guerra o a odiare il prossimo. Utilizziamo la persuasione per vendere più frutta, per sollecitare l’attenzione su tematiche ambientali o per spingere ad adottare uno stile di vita più sano. È proprio questo il nudge: (letteralmente) spinta gentile.

Per quanto la situazione mondiale verta ancora su fattori di rischio e non manchino politicanti pericolosi, è dimostrato che gli effetti di nudge conquistano una fetta sempre più ampia con conseguente miglioramento per la civiltà. Il potere persuasivo di un messaggio può aiutare a diffondere messaggi di pace, di amore e di tolleranza. Ci imbattiamo in pubblicità che sensibilizzano i consumatori su tematiche morali più grandi e le questioni etiche vengono trasmesse online riuscendo a colpire un target sempre più ampio di utenti.

Per un mondo migliore.

Da esperti di comunicazione, prendiamo la nostra parte in questa grande battaglia di bene contro il male scegliendo e ribadendo ogni giorno la nostra posizione. Se una sola spinta gentile non basta, cento possono cambiare il mondo.