Storie d’amore è il tema che trattiamo oggi su sergiodetomi.it.
Ospite del nostro salotto digitale è l’autrice pugliese Paoletta Maizza. Conosco Paoletta da molto tempo e prima di passare all’intervista voglio raccontarvi del tratto distintivo più importante di questa autrice.
Paoletta è una scrittrice determinata e instancabile. Come la maggior parte degli autori italiani, Paoletta è partita da una piccola pubblicazione ma nel giro di pochi anni ha prodotto numerosi romanzi.
Osservando le sue attività sui social ho avuto modo di seguire alcune vicende riguardanti successi e ostacoli. Paoletta ha sempre risposto in modo energico e positivo a ogni ostacolo o avversità. Mai data per vinta, mai un momento di abbattimento. La ritengo un esempio di forza ed energia. La stessa forza ed energia che auguro a ogni scrittore che si cimenta in questo campo tutt’altro che semplice.
Se questo salotto digitale fosse uno studio televisivo l’accoglierei con un grande applauso e un caro saluto. Cominciamo le nostre domande di presentazione in un’intervista imperdibile per tutti gli appassionati di storie d’amore.
STORIE D’AMORE | PAOLETTA MAIZZA
Ciao Paoletta, benvenuta a #comeloscrivo. Raccontaci gli inizi della tua avventura. Come hai iniziato?
Ciao Marco, grazie per lo spazio che il blog mi sta dedicando per questa intervista. Ho iniziato a scrivere giovanissima ma l’occasione è arrivata solo nel 2016, quando ho esordito con una casa editrice.
Quali sono gli elementi dei romanzi rosa che rendono la storia piacevole?
Il romanzo rosa è ritenuto un genere molto facile e semplice, in realtà è uno dei più complessi. Gli autori o autrici che si cimentano in questo genere hanno il difficile compito di raccontare dell’amore in ogni sua sfaccettatura e per farlo hanno bisogno d’una trama credibile, protagonisti veri e concreti, e un lieto fine che non è sempre detto, sia il matrimonio. I dialoghi avvincenti, frizzanti e accattivanti sono il collante che rende tutto perfettamente piacevole.
Cosa non ti piace trovare nei romanzi rosa?
Spesso mi capita di leggere romanzi rosa che sono un susseguirsi di elenchi, di azioni, descrizioni, atteggiamenti. A mio avviso, preferisco il rosa che mi coinvolge maggiormente attraverso la descrizione più poetica di tutto.
Storie d’amore e di passione. Scrittura dovrebbe essere sinonimo di libertà ma oggi, più che mai, la contaminazione del politicamente corretto sta inevitabilmente inghiottendo anche il mondo della scrittura. Si può parlare ancora di libertà della scrittura? Quali sono gli esempi di libertà letteraria che oggi sarebbero oggetto di critica?
Oggi come hai detto tu, non si è liberi di creare personaggi “scorretti”, si è spesso costretti a far diventare santi anche i più ignobili dei protagonisti, oggi un Heathcliff sarebbe messo alla gogna o altre sì diventerebbe vittima di un incantesimo da renderlo buono in una manciata di pagine. Non ci dimentichiamo che l’esigenza di vedere il famoso Dracula, un amante irresistibile, ha indotto alcune scrittrici a creare romanzi dal successo mondiale afferrando al volo tale idea.
Ma Dracula non è da amare è da condannare. Noi scrittori di oggi non possiamo creare personaggi tanto violenti moralmente, senza diventare vittima di un sistema che finge perbenismo.
Ci siamo conosciuti in una Casa Editrice ma col tempo entrambi abbiamo scelto il self-publishing. È concezione diffusa che pubblicare con una casa editrice sia sinonimo di grande talento mentre se pubblichi in self vieni un po’ additato come lo scrittore incapace. Sappiamo entrambi che non è così, tu perché hai scelto la strada del self publishing e cosa pensi della realtà editoriale attuale?
Io ho scelto la strada del self publishing perché avevo bisogno di risposte, di ponderare quanto valesse davvero la pena scrivere per gli altri e rendere pubbliche le mie storie. In casa editrice non ho avuto la possibilità di andare a fondo, da self sì perché da sola sono riuscita a darmi non solo la certezza che di scrivere non posso farne più a meno, ma ho trovato risposte esaustive e concrete. Ora so quello che voglio dalla vita.
Una storia rosa, come ogni altra storia, deve essere almeno “una bella storia”. Ma cosa rende una storia d’amore una storia straordinaria?
Una storia d’amore è straordinaria a mio avviso, quando l’intreccio della trama sconvolge il lettore, lo disorienta per poi regalargli, alla fine, un’emozione che difficilmente dimenticherà.
Quali sono gli elementi che rischiano di rendere una storia banale?
Una storia è banale quando ci si sofferma a guardare solo la forma grammaticale, trascurando un dettaglio fondamentale, il contenuto.
Parliamo della community. Essere degli scrittori in Italia significa ritrovarsi soli in un mondo non sempre accogliente e disponibile. Cosa pensi della community italiana? Cosa ti auguri per i futuri scrittori?
La community italiana è piena di i previsti, c’è sempre chi ti pugnala alle spalle, ma anche chi ti accoglie con affetto. Io fortunatamente ho incontrato entrambe le cose, fortunatamente perché ho capito che non ci si può sempre aspettare di trovare la strada spianata. Auguro a tutti gli scrittori di avere tenacia e di non arrendersi. Le difficoltà sono tante.
Quali sono i tuoi progetti futuri? Cosa propone Paoletta Maizza?
Adesso sto scrivendo un nuovo romanzo, splendido secondo me, sempre incentrato sull’amore, sul romanticismo. A chi mi ha detto che non si diventa grandi romanzieri scrivendo rosa, risponderò con questa storia d’amore, perché l’amore mi ha salvata, non una o due volte, ma infinite volte da me stessa e dalla vita.
Ringraziamo Paoletta per questa chiacchierata virtuale e per aver arricchito il nostro sito con la sua esperienza. Potete leggere i libri di Paoletta Maizza cliccando a questo link!