Dopo avervi parlato di Charles Baudelaire in modo ampio e generale (vita, opere ecc…) vorrei parlarvi della sua raccolta di poesie. Quella che mi appresto a fare oggi non è una vera e propria recensione; difficilmente potrebbe esserlo. Della grandezza di Baudelaire – più tutti gli altri poeti maledetti – ne hanno parlato e ne parleranno allo sfinimento professori e critici letterari. Dopo aver letto interamente tutte le poesie dell’autore francese, voglio offrirti un elenco contenente quelle che in assoluto mi sono piaciute, accompagnando il titolo con i versi più significativi. Non mi resta che lasciarti a questa splendida – maledetta – lettura. Affidandomi al libro Charles Baudelaire citazioni [Acquistalo ora a soli 3€!] indicherò anche i relativi numeri di pagina.
CHARLES BAUDELAIRE CITAZIONI E POESIE
PAG 55 – I FIORI DEL MALE
La stoltezza, l’errore, il peccato, l’avarizia
occupano gli spiriti tormentando i corpi
e noi alimentiamo gli amabili rimorsi,
come i mendicanti nutrono i loro insetti.
PAG 79 – IL NEMICO
Giovane, ero tutto un uragano tenebroso
qua e là attraversato da brillanti soli,
poi tuoni e piogge hanno devastato tutto
e il mio giardino non ha che qualche frutto rosso.
PAG 103 – XXIV
Come la volta notturna io t’adoro,
o vaso di tristezza, grande taciturna,
e tanto più t’amo perché mi sfuggi e sembri,
tu, bella che adorni le mie notti,
più ironicamente accumulare leghe
che separano le mie braccia dalle azzurre immensità
PAG 105 – XXV
Ti porteresti a letto l’universo intero!
O donna impura! Hai l’anima crudele della noia.
Ogni giorno ti ci vuole un cuore sulla rastrelliera
per tenere i denti in esercizio al gioco singolare.
PAG 131 – SEMPER EADEM
E allora lascia che il mio cuore s’inebri d’una menzogna,
s’immerga in quegli occhi belli come un sogno bello,
e dorma a lungo all’ombra di quelle tue ciglia!
PAG 145 – IL VELENO
Ma tutto ciò non vale il veleno che stilla
dai tuoi occhi, dai tuoi occhi verdi,
laghi dove trema la mia anima e si vede a rovescio…
A folla vengono i miei sogni
per dissetarsi a questi amari abissi!
PAG 187 – IL MORTO FELICE
Voglio scavarmi io stesso una profonda fossa
in un terreno grasso e pieno di lumache
per poter distendere a piacere le mie vecchie ossa
e dormire nell’oblio come un pescecane tra le onde.
PAG 191 – LXXV SPLEEN
Piovoso, irato contro l’intera città,
rovescia a fiotti dall’urna un freddo tenebroso
sui pallidi abitanti del vicino cimitero
e la mortalità sui sobborghi avvolti nella nebbia.
PAG 195 – LXXVIII SPLEEN
E lunghi carri funebri, senza tamburi né musica,
sfilano lenti dentro la mia anima; la Speranza,
vinta, piange, e l’Angoscia atroce, dispotica,
pianta sul mio cranio chino il suo nero vessillo.
PAG 215 – A UNA MENDICANTE DAI CAPELLI ROSSI
Ma per un povero poeta come me
il tuo giovane corpo malaticcio,
pieno di macchie rosse
ha una sua dolcezza.
Porti i tuoi pesanti zoccoli
con più grazia di quanto una regina
da romanzo i suoi coturni di velluto.
PAG 232 – I CIECHI
Città amante del piacere fino all’atrocità,
guarda! Mi trascino anch’io, inebetito più di loro,
e dico: ma che cercano in Cielo tutti questi ciechi?
PAG 237 – IL CREPUSCOLO DELLA SERA
Ecco la sera affascinante, amica del criminale;
viene come un complice, a passi felpati; il cielo
si chiude lentamente come una grande alcova
e l’uomo impaziente si muta in belva atroce.
PAG 267 – IL VINO DEGLI AMANTI
Sorella mia, culliamoci sull’ala
dell’intelligente vortice!
Nuotiamo fianco a fianco
in un delirio parallelo!
Fuggiamo senza tregua né riposo
verso il paradiso dei miei sogni!
PAG 269 LA DISTRUZIONE
Il Demonio s’agita senza posa accanto a me;
come un’aria impalpabile mi ruota intorno
e io l’ingoio e sento che brucia i miei polmoni
e li riempie d’un desiderio colpevole ed eterno.
PAG 277 – LA FONTANA DI SANGUE
Ho cercato pure nell’amore un sogno d’oblio;
ma per me l’amore è solo un materasso d’aghi
fatto per dar da bere a quelle femmine crudeli!
PAG 369 – SUL “TASSO IN PRIGIONE”
Risa inebrianti riempiono la prigione
e invitano la mente allo strano ed all’assurdo,
lo circonda il dubbio e gli circola intorno
la Paura ridicola, schifosa e multiforme.
Beyond his innovations in versification and the theories of symbolism and “correspondences”, an awareness of which is essential to any appreciation of the literary value of his work, aspects of his work that regularly receive much critical discussion include the role of women, the theological direction of his work and his alleged advocacy of “satanism”, his experience of drug-induced states of mind, the figure of the dandy, his stance regarding democracy and its implications for the individual, his response to the spiritual uncertainties of the time, his criticisms of the bourgeois, and his advocacy of modern music and painting (e.g., Wagner, Delacroix ). He made Paris the subject of modern poetry. He would bring the city’s details to life in the eyes and hearts of his readers. Baudelaire was an active participant in the artistic life of his times. As critic and essayist, he wrote extensively and perceptively about the luminaries and themes of French culture. He was frank with friends and enemies, rarely took the diplomatic approach and sometimes responded violently verbally, which often undermined his cause.