Dopo Neifile prende parola Dionéo e racconta una storia molto spassosa. Siamo nella Lunigiana e più precisamente in un convento di monaci. Tra questi, ve n’è uno in particolare che è appena entrato nel convento, un novellino insomma, che da qui in poi chiameremo “il monachello”.
Questi, che ancora non aveva propriamente abbandonato i desideri carnali, si imbatte in una bellissima ragazza appena fuori dal convento – forse figlia di un contadino. Preso subito dal desiderio sessuale, decide di portarla nella camera e fare fuoco e fiamme. Mentre ciò avviene, il monaco superiore se ne accorge e inizia a studiare come punire il disobbediente monachello.
Ma il monachello, che scemo non è, si accorge a sua volta di essere spiato e così, dopo essersi divertito con la bella ragazza, decide di salvare la pelle da quella che sarebbe stata una severa punizione. Dunque ordina alla ragazza di restare nella stanza e non uscire per alcun motivo fino al suo ritorno; poi consegna le chiavi della stanza al monaco superiore e afferma di uscire per raccogliere della legna nel bosco.
Il Monaco, per assicurarsi di aver capito bene quello che era successo nella stanza tra il monachello e la ragazza, decide – prima di svergognarlo pubblicamente – di entrare e verificare. Magari, pensa, si tratta di una donna che è solo venuta a chiedere consiglio. Il punto è che, quando entra, resta affascinato dalla infinita bellezza della ragazza e pure lui cede al peccato carnale. La ragazza, pur di non incappare in guai sconosciuti, si lascia abbandonare al piacere sessuale per la seconda volta e così, lei sopra lui sotto, avviene il fattaccio.
In tutto questo scenario ritroviamo il monachello, che non era per nulla andato a raccogliere la legna! Anzi, sospettando quello che sarebbe successo, si era appostato nei pressi della camera in attesa di spiare a sua volta il fattaccio. Per concludere, quando il monaco inizia a sgridarlo e a preannunciargli la severa punizione, il monachello risponde:
Signore, io mi trovo qui nell’ordine di san Benedetto da troppo poco tempo per aver imparato ogni dettaglio e lei non mi aveva ancora mostrato che i monaci devono farsi carico delle femmine oltre che dei digiuni e delle veglie. Ora che me lo ha mostrato, le prometto, se mi perdona questa mancanza, di non commettere mai più lo stesso sbaglio, anzi, lo farò sempre come l’ho vista fare stando sotto.
Il monachello al monaco
Il monaco, resosi conto d’esser stato scoperto e sentendosi in colpa, rinuncia così a punire il giovane. La ragazza viene messa fuori dal convento ma ancora oggi si dice che quest’ultima, ogni tanto, faccia ritorno a piacere.