La costruzione di un personaggio è un tassello fondamentale per la buona riuscita narrativa. Quanto più ci appassiona ed è degno di memoria, all’interno di un racconto, è proprio la caratterizzazione dei personaggi, dei loro sabotatori e degli antagonisti.

Anche un personaggio secondario può giocare un ruolo chiave nella stesura di un racconto. La costruzione di un personaggio è un lavoro che richiede molto impegno e dedizione.

Nel film Charles Dickens – l’uomo che inventò il Natale, il regista ci mostra il noto autore alle prese con la costruzione di un suo personaggio: il malvagio Scrooge, capace però di redimersi a seguito della visita dei tre fantasmi del Natale presente, passato e di quel che verrà. Quello che per molti può sembrare un momento di delirio, per uno scrittore è la prassi!

La costruzione di un personaggio può essere anche un vero e proprio lavoro a parte. Esistono infatti scrittori che creano personaggi per poi rivenderli come se fossero attori ceduti ad altre compagnie teatrali.

Al di là del genere del tuo racconto, la costruzione del personaggio può seguire uno schema e tecniche precise che hanno lo scopo di ottimizzare la riuscita del tuo intento.

Scopriamo insieme quali strumenti puoi adottare e quali strategie adoperare per la costruzione di un personaggio.

Costruzione di un personaggio | prendere spunto dalle persone

È una prassi comune. Quale migliore inchiostro del mondo stesso per scrivere di un personaggio memorabile? Molti scrittori parlano di personaggi che conoscono personalmente o che hanno incontrato almeno una volta nella vita. Quando costruiamo un personaggio sulla personalità di un nostro conoscente dobbiamo tenere a mente una regola: i nostri amici non sono perfetti.

È bello poter sottolineare l’intelligenza del nostro amico Kevin, occhialuto nerd esperto di violazioni hacking e violazione software, ma Kevin non ha proprio alcun difetto? Cosa mangia sempre? Cosa pensa degli animali?

Quando e in cosa commette sbagli? Non dirmi come veste, ma dimmi qual è il suo atteggiamento riguardo l’abbigliamento. È uno che stira le camicie o si pulisce le mani sporche sui pantaloni?

La buona costruzione di un personaggio necessita di quei dettagli che fanno comprendere quanto sia reale quello stesso personaggio. Attraverso i dettagli ci caliamo nel profondo della sua vita. Una tecnica che adopero per costruire un personaggio è pensare “cos’ha nelle tasche?”.

Ha una gomma appiccicata che non toglie da anni? Nelle sue tasche c’è una sigaretta stropicciata? Ha un accendino anche se non fuma? Ha dei vecchi scontrini che non butta mai? Le sue tasche sono pulite o sono luride? Questi dettagli non devono essere necessariamente inseriti nel racconto ma servono soltanto a creare quella che viene definita la bibbia del personaggio.

La bibbia del personaggio è quella scheda da creare (consiglio) prima della stesura di un racconto. È una scheda in cui inserire questo genere di dettagli, il piatto preferito, il suo rapporto con la natura, con la legge, con gli animali, la sua storia prima dell’inizio del racconto. Dove ha studiato? Dove ha lavorato? Quali sono i suoi eventi significativi precedenti alla narrazione in corso? In cosa è particolarmente abile?

Stilare questa lista renderà coerente il personaggio lungo tutto il filone narrativo.

Partire da sé stessi | guardarsi allo specchio

Partire da sé stessi è un altro metodo molto frequente. Ma se scegli di partire da te stesso non avere paura di raccontarti né di metterti in gioco con te stesso.

Un esercizio importante può essere quello di piazzarti davanti allo specchio e dialogare con il te riflesso. Questa tecnica può essere adottata in un qualsiasi momento, anzi, fallo proprio quando non avevi programmato di fare uno studio del genere.

Cosa vedi nel te riflesso? Uno scrittore in un contesto post-apocalittico? E come sei sopravvissuto? Una donna d’affari tormentata? Quali sono questi tormenti? Come sei arrivato a parlare con te stesso? Qual è il nome del personaggio che vedi specchiato? Perché è lì? Perché ti sta parlando? Cos’ha necessità di dirti questo personaggio?

Parla. Crea la sua voce, crea le sue movenze. [Stai lontano dagli esperti di psichiatria o rischi di finire in un manicomio]. Ma se il tuo personaggio si trovasse da uno psicologo?

Cosa gli direbbe? È schivo e restio a parlare o è molto aperto? Secondo lui è finito da uno strizza cervelli o sta seguendo un percorso che crede necessario? Quali bugie racconta? Perché sta mentendo? Cosa lo fa soffrire? Cosa lo rende felice?

Queste domande sono importanti anche per la costruzione di un personaggio secondario o di un’antagonista. Anzi, proprio nei cattivi è importanti tenere a mente cosa li ha spinti a diventare in quel modo. Alcune persone hanno un’indole violenta, ma nessuno nasce malvagio. Tutti hanno una storia.

Altre domande importanti alle quali rispondere possono essere: come si relaziona con i bambini? Come si relaziona con gli anziani? Che rapporto ha con gli animali? Che legame hanno con la natura? E la loro alimentazione? In cosa crede il tuo personaggio? In cosa ­non-crede?

Costruzione del personaggio | imparare dai giochi di ruolo

Molta letteratura proveniente dal fantasy può trovare ispirazione nei giochi di ruolo. Quando in un gioco di ruolo create un personaggio ci sono delle caratteristiche da tenere in considerazione. Si parte dalla classe, che può essere guerriero, ladro, mago, supporto, negromante.

Perché faccio questo esempio? Perché per la costruzione di un personaggio è bene pensare a quale può essere lo sfondo del personaggio stesso. È un personaggio molto astuto o un guerriero indomito? Non dobbiamo trovarci necessariamente in un contesto fantasy per poter applicare queste tecniche. Anche in una storia d’amore ambientata a New York possiamo utilizzare questo come punto di partenza per costruire i nostri personaggi.

Immaginiamo: la nostra Eveline, protagonista della nostra storia d’amore è un brillante avvocato che cerca di conquistare il suo Robert, ma è ostacolata dalla perfida Pamela. Cosa aiuterà durante questa storia la nostra Eveline? La sua furtività? Ha abilità di scasso? È una maga della tecnologia? È iscritta a Judo ed è particolarmente agile e forte?

Studia le abilità dei tuoi personaggi per aiutarli (e aiutarti) a sviare e sbrogliare i nodi della trama!

Interazione dei personaggi | a ognuno il suo

La vera e propria costruzione sta nelle sue interazioni. Durante tutto il racconto troverai episodi, scene, dialoghi. È importante che ogni personaggio presente sulla scena abbia una reazione coerente o che modifichi il suo carattere in casi drastici.

Ad esempio: l’intelligente Kevin, la forte Eveline e il serioso Mike, segretamente innamorato di Eveline, stanno attraversando la strada per andare al luna park. Kevin, intelligente, ma sbadato, attraversa senza rendersi conto di un’auto che arriva a tutta velocità. Eveline, coraggiosa e altruista, balza su Kevin per tirarlo in salvo, ma sbatte il ginocchio contro l’auto e resta ferita. Probabilmente non potrà più tornare sul ring a combattere.

Quale sarà la reazione di tutti i personaggi? È inverosimile che qualcuno, ad esempio Mike, non dica niente. Eveline come reagirà? Come si sentirà Kevin? Questo evento lo cambierà? Ci sarà tensione tra lui e Mike? Mike gli dirà che non è colpa sua o girerà il dito nella piega dicendo a Kevin di sparire?

Questo è però un evento che coinvolge direttamente i personaggi ed è quindi più facile pensare che ci sia un’interazione tra di loro. Se l’evento non coinvolge direttamente i nostri protagonisti, cosa faranno questi?

Esempio: un’auto a tutta velocità sbatte contro una cassetta delle lettere e sfreccia via lasciandosi alle spalle un cumulo di buste svolazzanti. Cosa diranno i personaggi di fronte questo pirata della strada? Quale sarà la reazione di Kevin? Se è un personaggio intelligente probabilmente farà un’osservazione sulla velocità e i probabili rischi. Eveline può essere mossa da un senso di giustizia e fare riferimento alla legge, mentre Mike può essere apparentemente più menefreghista e fare spallucce esortando gli altri a continuare il loro cammino.

È quindi importante non solo la presenza dell’interazione ma anche la coerenza dell’interazione. Eveline, energica e pimpante, può esagerare e dire

“Quel matto viaggiava almeno a 200kmh!”

e potrebbe essere ripresa dall’intelligente Kevin che suggerirà

“In realtà, a giudicare dall’impatto con la cassetta delle lettere direi che stesse andando intorno ai 120kmh”

e Mike potrebbe spazientirsi prendendo con serietà l’appuntamento dato alla zia Rosi

“Bah, smettetela di giocare a fare gli scienziati, zia Rosi ci sta aspettando! E comunque è una fortuna che quella macchina non abbia preso Kevin, sbadato com’è! Non l’avresti né vista né sentita arrivare!”

e a questo punto, ancora: come reagiscono i personaggi?

Costruzione del personaggio | domande

Questo articolo è colmo di punti interrogativi. Questo per aiutarti a comprendere che la costruzione di un personaggio si basa sempre sulle domande. Sono le domande che poniamo ai nostri personaggi a renderli reali. Bisogna riuscire a crearli e poi distaccarsene per poterli interrogare come se fosse la prima volta che li incontriamo. Domandarsi continuamente cosa farebbe, cosa direbbe, quale sarebbe la sua reazione?

Questo processo non solo ci permette di costruire dei personaggi forti, ma aiuta anche noi stessi a conoscerli meglio. Se le risposte non arrivano subito siate pazienti, avete appena dato vita a qualcosa che non esisteva, date il tempo ai vostri personaggi di entrare in confidenza con voi e risponderanno a tutte le domande che gli ponete.

E se proprio i tuoi personaggi non hanno voglia di risponderti a quella domanda, cambia domanda, o ancora più estremo: cambia modo di porti.