Le parole omografe si scrivono nello stesso modo ma hanno un significato diverso e si pronunciano in modo diverso. La corretta pronuncia di una parola è fondamentale dunque per capirne il significato. L’esempio più classico prende in esame la parola “ancora” dove, come nelle altre parole omografe, l’accento normalmente non viene esplicitato (qui lo trovate esplicitato negli esempi per una miglior comprensione dell’argomento) e il senso della parola e la sua corretta pronuncia si evincono dal contesto e dalla frase.

Non ho ancòra finito i compiti. Salpate l’àncora.

“Ancora” rappresenta una parola omografa dove l’accento, a seconda del significato, si sposta da una sillaba all’altra: ancóra è un avverbio di tempo mentre àncora è uno strumento di ferro o di acciaio utilizzato per dare solido attracco agli ormeggi di un galleggiante.

Esistono tuttavia numerosissime parole omografe dove l’accento non si sposta da una sillaba all’altra per dare un diverso significato bensì rimane sulla stessa sillaba ma può essere acuto (la vocale è chiusa) o grave (la vocale è aperta). Cliccate per un approfondimento sull’argomento “ACCENTI“.

Facciamo un esempio:

Mangio una pèsca. Il nonno è andato a pésca.

In questi due casi la stessa parola “pesca” assume due differenti significati a seconda del contesto e di conseguenza occorre pronunciarla in maniera differente: pèsca (il frutto), con accento grave, si pronuncia con una e aperta mentre pésca (l’attività di pescare), con accento acuto, ha una e chiusa.

La corretta pronuncia di alcune parole omografe

Riportiamo alcuni esempi di parole omografe e della loro corretta pronuncia.

è apertaé chiusa
accettaaccètta: verbo accettareaccétta: nome (attrezzo)
affettoaffètto: nome (sentimento)affétto: verbo affettare
arenaarèna: nome (anfiteatro)aréna: verbo arenare
collegacollèga: nome (compagno)colléga: verbo collegare
credocrèdo: nome (fede)crédo: verbo credere
deidèi: nome (plurale di dio)déi: preposizione articolata
dettodètto: verbo dettaredétto: verbo dire (participio passato)
escaèsca: verbo uscireésca: nome (cibo per animali)
leggelègge: verbo leggerelégge: nome (norma)
mentemènte: verbo mentireménte: nome (pensiero)
mentomènto: verbo mentireménto: nome (parte del viso)
neinèi: nome (plurale di neo)néi: preposizione articolata
penepène: nome (organo maschile)péne: nome (dolore)
re: nome (nota musicale): nome (sovrano)
te: nome (bevanda): pronome (tu)
tematèma: nome (argomento)téma: verbo temere
tesitèsi: nome (teorema)tési: aggettivo
ventivènti: nome (soffi d’aria)vénti: aggettivo numerale
ò apertaó chiusa
accorsiaccòrsi: verbo accorgersiaccórsi: verbo accorrere
accusatoriaccusatòri: aggettivo (che accusa)accusatóri: nome (gente che accusa)
bottebòtte: nome (plurale di botta)bótte: nome (contenitore di vino)
coltocòlto: verbo cogliere (participio passato)cólto: aggettivo (acculturato)
coppacòppa: nome (vaso)cóppa: nome (affettato)
corsocòrso: aggettivo (nativo della Corsica)córso: verbo correre (participio passato)
dottodòtto: aggettivo (acculturato)dótto: nome (condotto)
forofòro: nome (piazza)fóro:nome (buco)
fossefòsse: nome (plurale di fossa)fósse: verbo essere
importiimpòrti: verbo importareimpórti: verbo imporsi
osservatoriosservatòri: nome (luogo dove si osserva)osservatóri: nome (gente che osserva)
porsipòrsi: verbo porgere (passato remoto)pórsi: verbo porgersi
posepòse: nome (plurale di posa)póse: verbo porre
rosaròsa: nome (fiore)rósa: verbo rodere (participio passato)
sortasòrta: nome (tipo)sórta: verbo sorgere (participio passato)
toccotòcco: nome (pezzo di qualcosa)tócco: nome (il toccare)
tortatòrta: verbo torcere (participio passato)tórta: nome (dolce)
voltovòlto: verbo volgerevólto: nome (viso)