Si chiamano relazioni di ruolo quegli insiemi di diritti e di doveri reciproci che sono riconosciuti in modo implicito da tutti i componenti di una determinata comunità linguistica.
All’interno di quest’ultima, gli interlocutori devono rendersi conto delle relazioni di ruolo che intercorrono fra loro; questa consapevolezza deve essere viva in ogni momento della comunicazione. Gli errori comunicativi (per esempio, l’intervenire nella conversazione al momento sbagliato, l’uso di espressioni non adatte alla situazione e all’interlocutore, la scelta di un’intonazione sbagliata) possono compromettere il raggiungimento di quei fini che ci proponiamo quando parliamo con il nostro prossimo.
Gli errori comunicativi sono pericolosi allo stesso modo – e talvolta più – degli errori di grammatica e di lessico.
ESEMPI DI RELAZIONI DI RUOLO
- Padre-figlio
- marito-moglie
- insegnante-allievo
- datore di lavoro-dipendente
- amico-amico
Sono alcuni esempi di relazioni di ruolo possibili nella nostra società. Queste e altre relazioni di ruolo si basano su certe regole di comportamento socio-linguistico che devono essere rispettate nel corso della comunicazione.
USO DEI PRONOMI PERSONALI
Si pensi, innanzi tutto, all’uso dei pronomi personali:
Il tu reciproco indica relazione paritaria fra i due interlocutori; Il tu non reciproco (per esempio, l’insegnante usa il tu, l’allievo risponde con il lei) indica relazione non paritaria. Questa scelta linguistica serve ad affermare il proprio ruolo rispetto all’interlocutore e nell’ambito di una determinata comunità linguistica. Mutamenti delle relazioni di ruolo sono indizio di dinamismo sociale. Tali mutamenti possono avvenire nel tempo e a seconda della situazione. Cento anni fa in Italia i genitori usavano fra di loro il voi e lo stesso pronome era usato dai figli nei riguardi dei genitori, i quali invece li ricambiavano con il tu. Ai giorni nostri c’è invece un uso generalizzato del tu nell’ambito della famiglia. Un altro esempio dì mutamento di relazione di ruolo nel tempo si può osservare nel fatto che oggi i giovani (fino ai 20-25 anni) si danno in genere del tu anche se non si conoscono, diversamente da quanto accadeva prima della seconda guerra mondiale.
RELAZIONI SITUAZIONALI
Un esempio di mutamento a seconda della situazione. Due uomini politici sono amici: nei rapporti privati e quotidiani si danno del tu e si trattano confidenzialmente. Supponiamo che entrambi occupino delle cariche pubbliche. Quando, in tale veste, avranno rapporti ufficiali useranno probabilmente il lei reciproco. Con le circostanze mutano anche i rapporti. Conseguentemente, mutano certi usi linguistici (pronomi personali, formule per rivolgere la parola, per richiamare l’attenzione, per proporre un argomento). Ma mutano anche le cose che si possono dire, gli argomenti che si possono toccare e il modo in cui gli stessi argomenti possono essere trattati. Conoscere una lingua vuol dire conoscerne non soltanto la grammatica e il lessico, ma anche gli usi e le regole sociali.