Il complemento predicativo è un aggettivo o un sostantivo che si riferisce grammaticalmente al soggetto o al complemento oggetto, ma completa il significato del verbo.
Grammatica italiana con nozioni di linguistica – Dardano e Trifone, pag 108
Per esempio, confrontando la frase:
- Il giovane cresce
con la frase:
- Il giovane cresce sano
ci si accorge che l’aggettivo sano, accordato grammaticalmente (per il genere e per il numero) con il soggetto, completa il significato del verbo.
COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO E DELL’OGGETTO
Allo stesso modo, se confrontiamo la frase:
I deputati elessero l’onorevole Bianchi
con la frase:
I deputati elessero presidente l’onorevole Bianchi
notiamo che presidente, accordato grammaticalmente con il complemento oggetto, completa il significato del verbo. Nel primo caso (sano) abbiamo un complemento predicativo del soggetto; nel secondo caso (presidente) abbiamo un complemento predicativo dell’oggetto.
Il complemento predicativo del soggetto è dunque un aggettivo o un sostantivo riferito grammaticalmente al soggetto, ma tale da completare il significato del verbo.
Grammatica italiana con nozioni di linguistica – Dardano e Trifone, pag 109
Lo si incontra principalmente insieme con:
- I cosiddetti verbi copulativi (da copula, legame). Essi servono a collegare il soggetto a un nome o a un aggettivo. Pure avendo un proprio significato, in certe circostanze devono completarlo mediante complemento predicativo. Esempi di verbi copulativi: sembrare, parere, diventare, apparire, rimanere, riuscire, risultare, nascere, vivere, morire.
- Vari verbi passivi, che si distinguono in appellativi (essere chiamato, essere soprannominato ecc.), elettivi (essere eletto, essere nominato ecc.) estimativi (essere stimato, essere giudicato ecc.), effettivi (essere fatto, essere reso).
Il complemento predicativo dell’oggetto è un aggettivo o un sostantivo riferito grammaticalmente al complemento oggetto, ma tale da completare il significato del verbo. Gli stessi verbi che al passivo reggono il complemento predicativo del soggetto, all’attivo reggono quello dell’oggetto: vale a dire verbi appellativi (chiamare, soprannominare ecc.), elettivi (eleggere, nominare ecc.), estimativi (stimare, giudicare ecc.) ed effettivi (fare, rendere ecc.).
Grammatica italiana con nozioni di linguistica – Dardano e Trifone, pag 109
- Gli amici lo soprannominarono la volpe
- Ritengo Lucio un amico
- Il lungo lavoro mi ha reso nervoso
I complementi predicativi dipendono direttamente dal verbo, ma spesso sono introdotti da preposizioni, avverbi o locuzioni preposizionali: a, da, in, per, come, quale, in qualità di ecc…
Per esempio:
- Fu dato per disperso
- Nerone ebbe come maestro Seneca
- Lo assunse in qualità si segretario.