Dopo il racconto di Elissa è il turno della Regina, Pampinea, cui spetta raccontare della prima giornata il decimo racconto. La novella che segue ha come oggetto Alberto da Bologna, che con la sua onestà fa vergognare la donna che a sua volta lo voleva mortificato per esser di lei innamorato.

Che poi, sto giro all’inizio mi ha incasinato la testa, perciò vi aiuto con uno schemino:

  • Alberto da Bologna ama la donna
  • La donna vuole prendersi gioco del suo sentimento
  • Alberto da Bologna la fa vergognare per questo suo intento

Prima della storia vera e propria c’è una piccola introduzione da parte di Pampinea, che ci tiene a specificare quanto molte donne si sentano importanti, rispettate e oneste solo perché indossano abiti costosi e colorati. In realtà, appena queste aprono bocca, come si suol dire “cade il palco” ed era meglio se fossero state zitte proprio per la pochezza intellettuale. Detto questo, vediamo la novella.

PRIMA GIORNATA | DECIMA NOVELLA

A Bologna ci sta questo medico, Alberto appunto, di fama perfino mondiale. Vecchio – per intenderci ha circa 70 anni, ma non per questo immune alle fiamme dell’amore. Per questo motivo una sera, a una festa, vede una bellissima e vedova donna e se innamora. Il suo nome è Madonna Margherita dei Ghisolieri.

Inizia dunque a passare davanti alla di lei casa, sia a piedi che a cavallo. La ragazza e le amiche, accortesi del suo intento, iniziano a irriderlo convinte che un tale sentimento d’amore spetti solo a giovani ragazzi.

Un giorno, vedendolo passare, lo invitano in cortile con l’intento di deriderlo per questo suo sentimento. Gli offrono vino e dolci, e gli chiedono perché prova questo sentimento per la donna, pur sapendo che essa è corteggiata da molti uomini più giovani di lui.

LA RISPOSTA DEL MAESTRO

“Madonna, il fatto che vi ami non deve sorprendere nessuno e soprattutto voi ,che lo meritate. E se ai vecchi sono tolte dalla natura le forze per gli esercizi d’amore, non è tolta la volontà di amare chi lo merita, anche perché hanno più esperienza dei giovani. Spero che voi, amata da molti giovani, possiate amare me. Spesso ho visto le donne, a merenda, mangiare lupini e porri. Si sa che del porro nessuna cosa è buona, solo il capo è più gustoso. Voi donne, di solito, tenete il porro per la testa e mangiate le foglie che hanno un pessimo sapore. E perché voi, signora, non potreste fare la stessa cosa? Se faceste così, io sarei il capo prescelto, mentre gli altri sarebbero cacciati via”.

La donna riconosce di aver meritato lo scherno dell’uomo, avendo in prima battuta provato lei a deriderlo. Incassa il colpo e, anzi, lo ringrazia per la sua dimostrazione d’amore. A quel punto l’uomo sorride, si alza e se ne va con i suoi compagni. Così Margherita, che voleva schernire Alberto, è rimasta a sua volta mortificata.

Si chiude dunque, della prima giornata, il decimo racconto.