Sarà capitato a tutti, prima o poi, di porsi la seguente domanda: cosa significa grammatica? Sopriamolo nel seguente articolo.

SIGNIFICATI DELLA PAROLA GRAMMATICA

La grammatica è una disciplina che ha per oggetto la conoscenza sistematica delle regole che governano il funzionamento di una lingua.

Secondo il punto di vista e le finalità che si assumono, la grammatica può avere un carattere didattico oppure può sviluppare un intento scientifico. Nel primo caso la grammatica, finalizzata all’insegnamento, è vista come l’insieme delle norme che regolano l’uso di una lingua; il suo scopo consiste nel fornire elenchi di forme, nel disegnare paradigmi, nel dettare regole ed emendare errori. In un senso più vulgato e popolare, la grammatica è l’arte di parlare e di scrivere senza errori.

COSA SIGNIFICA GRAMMATICA

Dati gli scopi pratici ed elementari della disciplina, non meraviglia che il vocabolo abbia assunto sia il significato concreto di manuale, libro, trattato che racchiude le norme di una lingua (o di un dialetto), sia il significato più generale di insieme di nozioni elementari che sono alla base di un’arte, di una scienza: grammatica del disegno, grammatica filmica; si è parlato perfino di una grammatica della fantasia. Dunque appare chiaro che per rispondere alla domanda: cosa significa “grammatica”? sia necessario analizzarne le diverse tipologie.

GRAMMATICA NORMATIVA

Questa che abbiamo descritto è propriamente la grammatica normativa, la quale espone una serie di norme, fondate essenzialmente sul modello di lingua proposto dalle persone colte e dalla scuola. Oltre alla grammatica normativa, per il linguista esistono altre «grammatiche».

GRAMMATICA DESCRITTIVA

La grammatica descrittiva descrive uno stato della lingua (o di un dialetto) in un determinato momento: per esempio la grammatica dell’italiano di oggi, la grammatica del fiorentino del Trecento, la grammatica del dialetto napoletano. Attenendosi soltanto alla descrizione dei fatti linguistici, la grammatica descrittiva si astiene da ogni giudizio sulla norma: pertanto si oppone alla grammatica normativa; al tempo stesso non considera gli aspetti evolutivi della lingua, opponendosi così alla grammatica storica. Quest’ultima studia l’origine e la storia dei fatti di una lingua.

LA GRAMMATICA COMPARATA

La grammatica comparata è un ramo della linguistica che, sulla base di una serie di corrispondenze rigorose fra più lingue, stabilisce fra queste dei rapporti genealogici: per
esempio la grammatica comparata delle lingue indoeuropee.

LA GRAMMATICA GENERALE

La grammatica generale cerca di stabilire delle leggi generali che siano comuni a tutte le lingue (soprattutto la scuola logico-grammaticale di Port Royal e i suoi sviluppi successivi).

LE NUOVE GRAMMATICHE

Negli ultimi decenni la linguistica moderna ha fondato nuove “grammatiche”. Basata sui princìpi dello strutturalismo è la grammatica strutturale. Per il linguista americano Chomsky la grammatica di una lingua è la descrizione idealizzata (una descrizione che non tiene conto elei fatti contingenti) della competenza linguistica dei parlanti nativi di quella lingua: si parla di grammatica generativa perché si spiega come le frasi usate dai parlanti siano “generate”, mediante trasformazioni, da frasi minime.

Nella linguistica moderna il termine grammatica è usato per indicare la descrizione di una lingua. Secondo le varie scuole di linguisti la grammatica comprende la fonologia, la sintassi, la lessicologia, la semantica; oppure esclude da questa serie la fonologia; oppure esclude sia la fonologia, sia la lessicologia.

La stessa etimologia del vocabolo sembrerebbe confermare che la grammatica, come disciplina che descrive la lingua, si è affermata soprattutto dopo la nascita della scrittura: il latino GRAMMATICA riproduce il greco grammatikè (téchné), dall’aggettivo grammatikós, ‘che concerne l’arte del leggere e dello scrivere’, da gràmma, gràmmatos ‘lettera della scrittura’, vocabolo che a sua volta si riferisce al verbo gràphein ‘scrivere’.