Da quanto si è eletto finora appare chiaro che esistono molteplici funzioni del linguaggio. Vediamole tutte in questo articolo e capiamo quale differenza intercorre tra queste.
Innanzi tutto, il linguaggio serve per comunicare qualcosa agli altri. Ma serve anche per comunicare con noi stessi; il soliloquio, il compitare, l’esporre a voce i dati e le operazioni eli un problema di matematica mentre si cerca di risolverlo: sono tutti modi che aiutano il ragionamento; il linguaggio serve per descrivere il mondo esterno: un paesaggio, l’aspetto di una persona, la disposizione degli oggetti in una stanza; serve anche per inventare qualcosa che non esiste come una storia, un racconto che tenga buono un bambino irrequieto o avvinca un gruppo di ascoltatori; o ancora, è utile per svolgere un ragionamento, per mettere in rapporto fra loro delle idee e quindi per far nascere nuove idee, nuovi punti di vista. Il linguaggio serve quindi per aiutare il pensiero a svolgersi, a progredire; e serve a far nascere nuovi pensieri. Sì, il linguaggio è fonte di pensieri e di immagini.
Ma non finisce qui. Le funzioni del linguaggio comprendono anche affermare i rapporti che intercorrono tra i diversi
individui che lo usano: tra chi parla e chi ascolta. Il linguaggio evidenzia la posizione che gli individui occupano l’uno rispetto agli altri e rispetto alla società (vedi le relazioni di ruolo). Il linguaggio è uno dei testimoni più importanti della cultura, della mentalità, della classe (o gruppo) sociale di un individuo; serve per convincere gli altri a fare qualcosa, per ordinare,
per ottenere qualcosa dagli altri (ma anche eia noi stessi), per suscitare emozioni, sentimenti, reazioni; il linguaggio è talvolta azione, nel senso che certe frasi come:
- “Lo prometto”
- “Lo giuro”
- “Io ti do il nome di Giovanni”
Sono delle vere e proprie azioni: una promessa, un giuramento, un battesimo (vedi “La linguistica pragmatica“).
Ma vediamo le ultime funzioni del linguaggio. Quest’ultimo può anche parlare di se stesso: è linguaggio sopra il linguaggio o, come si dice con un termine tecnico, è metalinguaggio; per esempio posso analizzare quello che sta dicendo il mio interlocutore così:
«Conviene parlare chiaramente», «Cosa intendi dire con “chiaramente”?»
«Potrei anche fare il bravo», «Questo “potrei” non mi piace».
Queste e molte altre funzioni possiede il linguaggio umano: anche questo è un aspetto della sua “potenza”, del suo predominio assoluto rispetto agli altri linguaggi.