Infondo o In fondo? Questo è solo uno dei classici dubbi che portano gli studenti a commettere errori madornali nei temi scolastici, dalle scuole medie fino alla prova di maturità. Potrei citarne altri ancora più spaventosi, come pultroppo anziché purtroppo, ma in fondo è meglio se mi fermo qua.
Qual è la differenza? L’altro giorno mi è stato detto “faccio sempre fatica a distinguerli”, e nella mia testa si è acceso un campanello d’allarme. Ho realizzato che, a volte, molti studenti non si fermano nemmeno a ragionare sul significato semantico/etimologico delle parole. Per scrivere questo articolo basterebbe fermarsi e domandarsi: da dove deriva la parola infondo? Non è forse un verbo? Proprio così. Infondo deriva da Infondere, ma andiamo con ordine.
INFONDO
Voce del verbo infondere, in senso puramente pratico significa versare dentro o sopra, ma in genere viene usato per ispirare uno stato d’animo, spesso positivo. Un esempio? Infondere fiducia (aumentare la fiducia di qualcuno). Infondo dunque è la coniugazione del verbo infondere: altro non è che il modo indicativo, tempo presente, prima persona singolare. Io infondo.
IN FONDO
In fondo, è molto semplice. A livello semantico, la parola fondo – preceduta dalla preposizione semplice in – significa in profondità, oppure “al termine di qualcosa”. Tuttavia, come il verbo infondere, viene generalmente impiegata nel parlato come nello scritto in sostituzione della parola “in realtà”, o “effettivamente. Un esempio? Come ho detto sopra, in fondo, è molto semplice. Avrei anche potuto dire in realtà, oppure effettivamente.
Credo di aver chiarito una volta per tutte la differenza tra infondo e in fondo. Dunque, alla domanda: come si dice? La risposta è “dipende“, non esiste una giustizia universale a riguardo: se voglio ispirare un sentimento userò il verbo infondere, se voglio arrivare al nocciolo della questione o notare una verità già pronunciata, userò in fondo.