La parola intervista al giorno d’oggi viene usata molto spesso nel parlato quoditiano e nelle situazioni lavorative. Quando parliamo con qualcuno e registriamo le sue parole, in modo scritto o in formato digitale, usiamo dire che facciamo un intervista; oppure quando ci facciamo inviare le risposte a domande prestabilite e poi confezioniamo il risultato diciamo che abbiamo scritto un “intervista”. Ma cosa significa letteralmente e qual è il suo corretto e preciso impiego?
Intervista | Significato e origine della parola
Etimologicamente, la parola intervista deriva dal francese “entrevue”, composto da “enter” (inter, che implica reciprocità) e “vue” (vista).
In realtà la parola non deriva direttamente dal francese ma compie prima un passaggio intermedio, passando dalla lingua inglese con il termine “interview”. Tuttavia, c’è un gioco di significati che non è così banale. Inizialmente, nella lingua francese il termine entrevue implicava precisamente l’incontrarsi faccia a faccia, senza lo scopo che la parola ha oggi acquisito. Poteva anche essere una cena o una riunione di lavoro, senza il fine di porre domande e ottenere risposte. Solo dopo, con il passare del tempo e nel passaggio tra una lingua e l’altra, il termine ha acquisito un accezione formale ed è stato relegato appunto ad uno scambio di domande e risposte. L’intervista.
Curiosità: in Francia, per distinguere il termine entrevue com’era nato dall’odierna intervista, si usa proprio l’inglesismo interview.
La declinazione del termine
Nella lingua italiana il termine è giunto attraverso forma inglese, con alcune varianti adottate talvolta per distinguere le “tipologie” di interviste; l’interrogatorio nel settore poliziesco oppure il colloquio nel settore lavorativo (pre-assunzione).