Nei giorni in cui la treccani pubblica tiraggiro e bonucciata come neologismi, nonostante la parola sia abbastanza intuitiva scommetto che molti si siano chiesti: ma neologismo, esattamente, cosa significa?

COS’È UN NEOLOGISMO

La linguistica moderna considera il neologismo (dal greco néos ‘nuovo’ e lògos ‘parola’) come il protagonista dell’evoluzione linguistica.

La parola nuova è considerata come un arricchimento del lessico, che in tal modo può indicare con precisione ogni cosa, ogni concetto, ogni sfumatura del pensiero. L’insieme dei processi che servono per la formazione di parole nuove è chiamato neologia. Ai giorni nostri i neologismi sono studiati senza preconcetti con strumenti di analisi adeguati; molti neologismi sono accolti senza difficoltà nella lingua comune.

I NEOLOGISMI NEL PASSATO

Un tempo, le cose andavano diversamente: i puristi, i difensori della purezza della lingua, si opponevano all’uso dei neologismi; alla fine dell’Ottocento qualcuno combatteva parole ora divenute di uso comune come ambientarsi e percentuale; ma anche in tempi più recenti qualche purista ha dichiarato guerra a verbi come decollare ‘staccarsi dal suolo‘ e ‘azionare‘. Propriamente parlando, neologismo può essere sia una parola ripresa da una lingua straniera (come per esempio camping, week-end oppure bistecca, adattamento italiano dell’inglese beefsteak) sia una parola derivata da una parola già esistente in italiano (come per esempio lottizzare da lotto, prepensionamento da pensionamento, portasci da portare e sci).

• Tuttavia, è preferibile chiamare prestito un vocabolo ricavato da una lingua straniera, e chiamare neologismo una parola ricavata da un’altra parola italiana mediante un suffisso, un prefisso o mediante un altro procedimento ma sempre in modo tale che il parlante comune si renda conto del rapporto che intercorre tra la parola di base e la parola da essa derivata.

Con questo articolo lo scopo è dare soltanto alcuni princìpi generali sui caratteri e sulla classificazione dei neologismi. I neologismi si possono distinguere in due categorie:

  • Neologismi combinatori sono quelli che provengono dalla combinazione di elementi della lingua (per esempio lottizzare, da lotto + il suffisso -izzare; prepensionamento, da pensionamento e il prefisso pre-);
  • Neologismi semantici sono quelli che comportano un mutamento di significato anche se la forma rimane identica (per esempio orchestrare è un verbo del linguaggio musicale che significa ‘scrivere le parti dei vari strumenti che compongono l’orchestra’; però successivamente si è detto orchestrare una campagna elettorale, un’azione politica ecc.: in questi nuovi contesti orchestrare vale ‘organizzare’ ed è appunto un neologismo semantico).

NEOLOGISMI COMBINATORI

Per quanto riguarda il neologismo combinatorio va detto che il parlante comune, disponendo di una parola di base ed avendo la competenza dei meccanismi della lingua, può comprendere e creare un’intera serie di neologismi combinatori; s’intende che nell’uso effettivo esistono soltanto alcune forme, le altre sono delle possibilità. Vediamo un paradigma di formazione delle parole; prendiamo come base lotto ‘parte di un terreno che è stato diviso’; i derivati più comuni sono:

  • lottizzazione —> lotto —> lottizzare —> lottizzatore

Partendo da ciascun termine di questo paradigma un parlante italiano può creare vari neologismi; per esempio:

  • lotto, neolotto, superlotto;
  • lottizzare: delottizzare, rilottizzare, superlottizzare;
  • lottizzazione: delottizzazione, rilottizzazione, antilottizzazione, pseudo-lottizzazione;
  • lottizzatore: superlottizzatore, antilottizzatore ecc.

Certo alcuni di questi neologismi sono soltanto delle possibilità (perfino un po’ buffe) del meccanismo della formazione delle parole. Il passaggio all’uso effettivo dipende da vari fattori: la funzionalità e la necessità del neologismo, il prestigio di cui gode l’individuo o il gruppo sociale che l’ha prodotto (il caso di tiraggiro e bonucciata), il giudizio di gruppi qualificati di parlanti (o di strati più ampi della comunità di parlanti), la moda ecc. In ogni caso resta il fatto che tali neologismi sono analizzabili e comprensibili.

Un neologismo combinatorio consiste anche nel riunire insieme in un sintagma stabile due o più parole: così, per esempio, lotta e classe, vecchie parole della nostra lingua, si sono riunite per formare il neologismo lotta di classe. Altrettanto è accaduto per altri insiemi come offerta di lancio, area di parcheggio, aereo a
reazione, ripresa in diretta, servizio pubblico, tempo pieno, cassa integrazione.

ESEMPI DI NEOLOGISMI SEMANTICI

Come esempi di neologismi semantici si ricordino i termini della navigazione marittima e dell’aviazione entrati nel vocabolario dell’astronautica e le parole della lingua comune diventate termini tecnici della psicoanalisi: navigatore spaziale, nave cosmica, pilota, rimuovere, complesso.