L’apposizione (dal lat. APPOSITIO -ONIS “ciò che si appone”) è un sostantivo che si mette vicino a un altro per caratterizzarlo o definirlo meglio.
Come l’attributo, l’apposizione si può riferire al soggetto o a un qualsiasi complemento. Per esempio, nelle frasi:
- Il console Cicerone si oppose a Catilina
- Il signor Bianchi ama la musica
i sostantivi il console e il signor sono apposizioni dei soggetti Cicerone e Bianchi. Nella frase:
- Sono andato da Giulio, il meccanico
il sostantivo il meccanico è l’apposizione del complemento da Giulio.
Come appare, l’apposizione può precedere il termine cui si riferisce (il console Cicerone, il signor Bianchi) oppure può seguirlo (Giulio, il meccanico). Quando segue, allora può avere ulteriori determinazioni (attributi o complementi):
- Cicerone, il famoso oratore dell’antichità
- Bianchi, l’inquilino del piano di sotto
- Giorgio, l’amico fedele e discreto
L’apposizione può essere introdotta da preposizioni, avverbi o locuzioni preposizionali:
- Mio fratello, da giovane, viveva a Roma
- Il direttore, come responsabile dell’azienda, prenderà una decisione
In queste frasi le apposizioni sono costituite dagli insiemi: da giovane; come responsabile dell’azienda; nella sua qualità di ministro.